
Pubblicità a Torino. Ricordate gli altri “colpi” dell’artista sconosciuto che ironizza sulla politica? È tornato!
Pubblicità a Torino: il “noto” ma non conosciuto artista torinese è tornato ad ironizzare sulla politica piemontese. Dopo i numerevoli casi, di cui abbiamo già scritto qui, questa volta è stata presa di mira il sindaco Appendino. La pubblicità ironica dice “Apericelere indigestivo con Pugn e Mes“, scimiottando e storpiando il celebre Punt e Mes, un vermouth storico della tradizione cittadina della Carpano che proprio quest’anno ha compiuto 230 anni, una bevanda che è diventata per decenni sinonimo di aperitivo, un’altra invenzione torinese.
Ma cosa centra questo con la sindaca del capoluogo piemontese?
Per chi non lo sapesse, una pubblicità che rese celebre nel 1960 il vermouth Punt e Mes fu quella creata dal grande pubblicitario Armando Testa. Un punt e mes ([‘pyŋt e’mez]) in dialetto piemontese significa “un punto e mezzo” e sta per un punto di dolce (vermouth) e mezzo punto di amaro (bitter), ricetta che distingue il vermouth torinese. Armando Testa concretizzò il concetto con una locandina di realizzazione esemplare: un’impostazione estremamente sintetica data dallo sfondo bianco, dal logotipo in nero che cita il solo nome del prodotto (in alcune varianti del manifesto è tuttavia seguita da brevi slogan), e soprattutto dai due oggetti geometrici tridimensionali, una sfera (un punt) e una mezza sfera (e mes) di colore rosso che è quello tipico di questo liquore.
L’analogia è perciò spiegata; le sfere hanno la faccia della sindaca e il nome del vermouth è storpiato in un “pugno e mezzo”. Per dire che la sindaca è un pugno e mezzo per la città di Torino, nonchè un “Apericelere indigestivo”.
Pubblicità a Torino di questo genere ce ne sono state parecchie, e la sindaca non è nuova come bersaglio. A maggio infatti era comparso in diversi punti della città un manifesto con un falso diktat della sindaca Appendino, con l’ironica frase “voi mi votate e poi io comando”. Il riferimento era chiaro; l’episodio della carica della polizia tra i locali di piazza Santa Giulia.