
Una foto privata senza veli della consigliera Lorenza Grazia Mileti affissa su dei manifesti
Ancora una volta dei manifesti osé utilizzati per atti vandalici a fini politici. A Castel di Iudica, un piccolo comune in provincia di Catania, una consigliera comunale è stata vittima di furto, cyberbullismo e sessismo in un colpo solo. Si tratta di Lorenza Grazia Mileti, il cui mandato è in scadenza, che nei giorni scorsi ha denunciato un furto nella propria abitazione, che includeva, tra i tanti oggetti rubati, anche un iPad contenente fotografie private.
Una di queste foto in particolare, la ritraeva senza veli, con un lenzuolo che la copriva, lasciando scoperto il fianco. L’immagine è stata utilizzata dai ladri per creare una vera e propria campagna politica vergognosa ed intimidatoria. Il 23 maggio, infatti, la foto in questione è apparsa prima su internet e successivamente su alcuni manifesti osé affissi sulle strade di Castel di Iudica. Oltre che la foto, il manifesto riporta la citazione del celebre personaggio comico Cetto La Qualunque “Chiù pilu pi tutti”, scatenando l’ironia sul web da parte degli internauti ignari della gravità della situazione.
«Ho ricollegato immediatamente la pubblicazione delle foto al furto nel mio appartamento; quelle immagini appartenevano al mio archivio privato e mai avrei pensato di renderle pubbliche. Sono riusciti a risalire anche alla mia password. È stata una mossa politica, in piena campagna elettorale», ha dichiarato Mileti al quotidiano l’Espresso.
La consigliera non ha alcun dubbio sui responsabili dell’accaduto. «Sono sicura che sia stata un’intimidazione dei miei avversari politici. Sono sempre stata molto critica verso l’amministrazione del mio paese e hanno tentato in tutti i modi di farmi tacere», ha dichiarato nell’intervista.
Un gesto ignobile e irrispettoso verso una donna in primis ed un esponente politico che si è trovato minacciato e leso della propria dignità, per meri fini politici.