
I dati dell’outdoor advertising
Interrompono film e trasmissioni in TV, appaiono tra le notizie sui giornali cartacei e su quelli online, si ritrovano tra le pagine social, circondano pedoni ed automobilisti lungo le strade: sono le pubblicità e le campagne pubblicitarie che, in modo più o meno piacevole ed insistente presentano al pubblico l’ultimo prodotto di un determinato brand.
Probabilmente i consumatori non si pongono il problema, ma le aziende e i professionisti del settore pubblicitario sono sempre alla ricerca del modo migliore per veicolare la propria campagna pubblicitaria. E le statistiche evidenziano che tra le metodologie che fanno maggiormente presa sull’utenza ci sono quelle dell’Outdoor Advertising (OA), ossia tutte quelle differenti forme di pubblicità che vengono offerte agli utenti quando questi sono fuori casa. Dalle affissioni di cartelloni pubblicitari ai moderni DOOH (Digital Out Of Home – cartelloni pubblicitari digitali), l’Outdoor Advertising offre sempre più possibilità e spazi e, soprattutto, assicura una serie di convenienze all’azienda che pubblicizza il proprio prodotto. Tra i vantaggi principali, sicuramente, vi è l’alta visibilità del messaggio pubblicitario, soprattutto quando si tratta di affissioni in arterie principali, ossia strade altamente frequentate attraverso cui, ogni giorno, passano centinaia e centinaia di persone. Inoltre, a seconda delle necessità, del budget e delle aree, la cartellonistica può essere realizzata in dimensioni differenti, nonché in orizzontale o verticale a seconda degli spazi messi a disposizione dall’agenzia pubblicitaria a cui ci si rivolge.
Ma perché scegliere l’Outdoor Advertising?
Le modalità per pubblicizzare un prodotto oggi sono moltissime e la scelta non è sempre semplice. Per avere un’idea di quali possano essere le modalità di pubblicità più efficienti basta dare uno sguardo al mercato degli investimenti effettuati proprio nel settore della pubblicità. Secondo i dati e le statistiche Nielsen (il provider leader mondiale nel campo delle informazioni sul marketing), il mercato totale degli investimenti nel settore pubblicitario durante il 2015 è cresciuto dell’1.4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo valore è mediato tra alcuni segmenti in calo (quotidiani, internet, tv cinema, mail) ed altri in crescita (radio, transit, outdoor). Tra i settori in crescita vi è anche l’Outdoor Advertising che, con un incremento del 3.1% rispetto all’anno precedente, ha visto una spesa di poco inferiore ai 70mila euro. Si tratta di un dato molto importante se si considera che questa modalità classica di pubblicizzare un prodotto è stata chiaramente preferita da molti brand contro l’online advertising: la pubblicità in internet, infatti, ha subito un calo dell’1.2% rispetto ai dati dell’anno precedente riportati da Nielsen.
Naturalmente, va specificato che quando si parla di OA non si intendono solo i cartelloni pubblicitari, ma anche tutta una serie di differenti modalità di pubblicizzare un prodotto che può essere tramite tematizzazione di mezzi di trasporto (taxi, autobus, tram e treni), tramite volantinaggio aereo, tramite gli stessi DOOH già citati. Si tratta, quindi, di un campo molto vasto, che permette differenti modalità di utilizzo anche se, per la maggior parte dei casi, sono proprio le affissioni a fare la parte del leone in questa categoria.
L’incremento dell’oltre 3% evidenziato dai dati Nielsen offre una chiave di lettura molto importante per qualsiasi agenzia di pubblicità: a differenza della pubblicità sul web che sempre più spesso viene ignorata o bloccata dagli utenti, la cartellonistica offre ancora (o forse di nuovo) un messaggio pubblicitario più apprezzato, probabilmente perché meno invasivo della privacy. Si dice che l’Outdoor Advertising sia una pubblicità on the go, ossia può essere usufruita in strada, mentre si cammina, mentre si aspetta un autobus alla fermata: in questi contesti l’utente è più propenso a leggere il messaggio pubblicitario offerto dal cartellone, garantendo una maggiore attenzione e, quindi, una maggiore possibilità che la pubblicità venga ricordata.
Un’altra novità nel campo della pubblicità è la così detta Programmatic Adv, la cui definizione non è molto semplice ma che si può riassumere dicendo che la Programmatic Adv è un processo di compravendita di spazi pubblicitari. Si tratta di un processo automatizzato, che si effettua su piattaforme tecnologiche avanzate dette SSP (Supply Side Platform). Queste piattaforme fungono da vero e proprio mercato per spazi pubblicitari messi all’asta o venduti tramite accordi privati. La Programmatica Adv in Italia è ancora poco utilizzata, ma si tratta comunque di un settore in rapido sviluppo, come mostrano i dati e le statistiche Nielsen, che evidenziano che le spese per questo settore pubblicitario potranno arrivare, in questo 2016, a superare i 2 miliardi di euro, incrementando pertanto nuovamente la percentuale di crescita della pubblicità online.