
A Ragusa la cartellonistica pubblicitaria rischia di deturpare il paesaggio
Ragusa rischia di ottenere il primato come città più deturpata a causa del salvaggio mondo della cartellonistica pubblicitaria. Frutto di anni e anni di battaglie tra gli stessi operatori del settore, chi pretende di restare e proseguire nello status quo e chi invece spera di superare i regolamenti e le norme che disciplinano la cartellonistica pubblicitaria. In tutto questo cataclisma ci si mette pure la repressione delle forze dell’ordine che vorrebero restituire il decoro e rimporre le leggi, ma che purtroppo per “dinamiche di mercato” non sempre riescono a fare. Come nel caso di oscuramento della cartellonistica pubblicitaria dove si creano talvolta delle disuguaglianze tra “abusivi”, alcuni vengono oscurati, altri no. Chiaramente tutto questo avrà delle ripercussioni alla Procura ella Repubblica.
Il problema, oltre che giudiziario, resta comunque quello del decoro. A Ragusa la cartellonistica pubblicitaria non è regolamentata a dovere nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico che la città ha da offrire. Ed è un vero peccato.
Pensare che il governo francese ha vietato l’installazione dei cartelloni pubblicitari che non potranno più comparire all’ingresso delle città francesi. Si tratta delle insegne selvagge, disseminate ovunque per pubblicizzare svariati prodotti. Con l’entrata in vigore di questa normativa, resteranno solo quelli che promuovono monumenti storici, eventi culturali o alimenti di produzione locale. Basta con i cartelloni selvaggi che rovinano il paesaggio della Francia: dall’altra parte delle Alpi non si scherza col bene comune. Per saperne di più sul nuovo regolamento francese clicca qui.
Speriamo che anche in Italia, con un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico da far invidia, si arrivi a questa consapevolezza.