
Cartellone politico contro gli immigrati a Viterbo scatena l’ironia dei cittadini
Non è stato accolto positivamente dai viterbesi il cartellone politico pubblicato dal movimento civico “Viterbo 2020”, guidato da Chiara Frontini. Il cartellone recita in maiuscolo sottolineato in rosso: “Viterbo non è un albergo”. A fianco il messaggio “Basta immigrazione incontrollata. Più servizi ai cittadini” ed il payoff “Prima i viterbesi”. Al centro, a sorreggere il messaggio principale, il gruppo di consiglieri di minoranza a cui fa capo Frontini.
Si tratta di una campagna organizzata per promuovere il nuovo logo del movimento, sfruttando il tema più discusso degli ultimi anni: l’immigrazione. Nella città laziale il problema immigrazione è molto sentito da una fetta della popolazione. Il centro di accoglienza dell’ex fiera sulla Cassia Nord a San Martino è al centro di numerose discussioni, proprio per la presenza di molti immigrati.
Sorprendentemente, i cittadini hanno risposto con ilarità al messaggio provocatorio. Secondo molti, il cartellone politico è apparso come un’ipocrita iniziativa che intende cavalcare l’onda del populismo. Inoltre, i viterbesi hanno ritenuto prematuro iniziare una campagna elettorale con così grande anticipo. Le prossime elezioni comunali sono previste infatti per il 2018.
L’ironia dei cittadini si è manifestata principalmente sui social network. Tra i post più condivisi c’è quello di V.A. che fa leva sulla storica accoglienza della città, scrivendo: “Pensa che questa è una città che nel Medioevo aveva scritto sulla porta di ingresso delle mura che tutti coloro che fossero entrati sarebbero stati cittadini liberi… Che è successo poi?“.
Il più simpatico tra i post resta sicuramente quello di F.C. che in viterbese esclama: “Si però io li ho visti st’immigrati in fila da Cioffi a Piascarano a pijasse 35 euro de fiordilatte. Che poi quando toccava a me ce rimanevano solo le ciliegine. Per carità son contento che te piaceno le mozzarelle nostre, ma prima li viterbesi, poi se ce avanzano magni te”.
Da anni l’outdoor è il mezzo principale di promozione delle campagne politiche, perché si rivolge al pubblico locale con immediatezza. Ma prima di scegliere dove promuovere una campagna, bisogna sempre fare attenzione al messaggio ed alle reazioni che può suscitare negli spettatori!