
Minacce di morte per un cartellone artistico con protagonista il Presidente degli Stati Uniti
Un cartellone controverso è apparso nella Grand Avenue di Phoenix, in Arizona. Ad essere ritratto è il neoeletto presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump con la bandiera russa come spilla. Dietro di lui ci sono delle nuvole a forma di fungo atomico, ma che ricordano vagamente il volto di un clown. Ai lati il simbolo del dollaro a riprendere quello della svastica usata dai nazisti nella seconda guerra mondiale.
Il cartellone è stato ideato da Karen Fiorito per l’evento artistico “Art Detour”. Non è la prima volta che l’artista di Los Angeles utilizza il mezzo di comunicazione outdoor per esprimere una critica politica contro un presidente degli Stati Uniti. Nel 2004, ad essere raffigurato fu George W. Bush, accompagnato da alcune altre importanti figure di governo. L’affissione recitava “Cara America… ti abbiamo mentito per il tuo bene”.
L’affissione è stata autorizzata dalla concessionaria proprietaria dell’installazione, che ha deciso di lasciarla lì finché il presidente Trump rimarrà in carica. L’iniziativa, c’era da aspettarselo, non è stata ben digerita dai sostenitori del presidente e magnate americano, che sono arrivati persino a minacciare di morte l’artista. Quello che però non sanno, è che lo scopo ultimo del cartellone viene rivelato sul retro, dove fa la sua comparsa un’altra affissione con un’unica parola: “UNITY“.
Interrogata sulla questione Fiorito ha dichiarato alla testata locale Fox 10 Phoenix di assumersi tutte le responsabilità per la realizzazione, rivelando: “Sento che l’America abbia preso la strada della distruzione, e dato che sono un’artista, ritengo di avere il diritto di esprimerlo”.
Quindi non solo in politica e nei giornali, il neo-presidente Donald Trump fa parlare di sé anche nel settore dell’outdoor advertising, senza però intervenire direttamente. Che sia condivisibile o meno, l’espressione artistica volta alla critica politica va comunque rispettata e non ricambiata con le minacce di morte.